

Imperversa la peste nel Madagascar. Oltre 100 i morti e l'epidemia non sembra aver ancora raggiunto il picco.
E'
quanto riferisce l'organizzazione umanitaria Action Against Hunger, in
prima linea nel contrasto della malattia nell'isola dell'africa
australe. Il numero di morti da quando l'epidemia è scoppiata ad
agosto è salito a 102, ha spiegato il dirigente dell'organizzazione
Olivier Le Guillou.
Un aumento di oltre una decina
di casi rispetto al bilancio aggiornato al 17 ottobre dell'Onu. La
maggior parte dei 1.300 malati hanno contratto la peste polmonare, più
pericolosa e infettiva rispetto a quella bubbonica:
è quasi sempre mortale se non curata e si trasmette per via aerea con colpi di tosse e starnuti. Se non viene curata in tempo,
causa una forma di edema polmonare acuto e porta alla morte.
Tra
le prime vittime dell'epidemia che in Europa ricorda il Medioevo c'è
stato anche un allenatore di basket delle Seychelles che stava
partecipando a un torneo nella capitale. L'epidemia da diversi giorni ha
già raggiunto
Antananarivo, la capitale del Madagascar, e le
autorità malgasce, anche se ben sanno che la peste è endemica da diversi
anni nell'isola, non nascondono tutta la loro preoccupazione per le
dimensioni che sta assumendo il fenomeno. Nel 2013 vi furono ben 675
casi e 118 vittime e lo scorso anno sono state 275 le infezioni con 63
morti. Adesso i casi sono quasi il doppio e dopo poche settimane le
vittime già 102. Tra la cause del ripetersi di focolai di peste
nell'isola vi sono la
crescente povertà, il
deterioramento delle strutture sanitarie e la scarsa manutenzione
delle tubature della rete idrica e gli insufficienti interventi di
derattizzazione.
Si temono ora contagi anche nelle isole Seychelles, nota meta turistica.
OMS
Ha
diffuso 1,2 milioni di antibiotici e ha messo a punto con la croce
Rossa una campagna sanitaria con l'intervento di volontari, dei vigili
del fuoco per la derattizzazione,
la disinfestazione di scuole e locali pubblici, mentre la polizia è impegnata nella sepoltura delle vittime. PESTEE'
una malattia infettiva di origine batterica causata dal batterio
Yersinia pestis. È una zoonosi, il cui bacino è costituito da varie
specie di roditori e il cui unico vettore è la pulce dei ratti
(Xenopsylla cheopis), che può essere trasmessa anche da uomo a uomo. È
una malattia quarantenaria e per il regolamento sanitario internazionale
è assoggettata a denuncia internazionale all'OMS, sia per i casi
accertati che per quelli sospetti.
La peste si manifesta
principalmente nella forma di tre diversi quadri clinici: la peste
bubbonica, la peste polmonare e la peste setticemica. I quadri si
differenziano sulla base degli apparati diversi dell'organismo in cui si
sviluppa l'infezione. Le due ultime forme possono manifestarsi come
quadri a sé stanti, oppure, più frequentemente, come complicazione o
evoluzione della prima forma.
COME SI CONTRASTAPer
combattere la peste sono necessari degli antibiotici, di scelta
streptomicina o gentamicina. Possono essere usati anche doxiciclina
oppure il cloramfenicolo.
Importante è l'isolamento dei malati per evitare ulteriori contagi.
La peste da diversi secoli non è più presente come nei secoli passati,
ma non è stata ancora del tutto sconfitta in alcuni centri del mondo.
L'apparizione di focolai, anche in tempi recenti, è un fenomeno che si
continua a registrare con preoccupazione quando si tratta di paesi
poveri e in difficoltà nel circoscrivere l'epidemia, come è il caso del
Madagascar.
Tra il 1348 e il 1353 l'epidemia si diffuse in tutta Europa causando, a
seconda delle fonti, tra 25 e 50 milioni di morti solo in questo
continente.
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